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Lunedì, 12 Gennaio 2004 01:00

Risultati dell`ultima campagna di scavi archeologici nell`area di Castel di Pietra

Le indagini archeologiche sul sito di Castel di Pietra sono iniziate nel 1997, grazie ad una stretta collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Gavorrano ed il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Siena nella persona del Prof. Riccardo Francovich, con l’apertura di aree di scavo limitate alla zona sommitale della collina su cui sorge il castello, in particolare agli ambienti interni alle mura castrensi e alla zona immediatamente antistante.
Le indagini archeologiche sul sito di Castel di Pietra sono iniziate nel 1997, grazie ad una stretta collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Gavorrano ed il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Siena nella persona del Prof. Riccardo Francovich, con l’apertura di aree di scavo limitate alla zona sommitale della collina su cui sorge il castello, in particolare agli ambienti interni alle mura castrensi e alla zona immediatamente antistante. Dopo una sospensione dei lavori per la campagna 2000, le ricerche sono riprese l’anno seguente grazie anche alla sensibilità dell’Ing. Carlo Marchi, proprietario del terreno su cui sorge il castello, che ha reso possibile proseguire le ricerche    per altri 5 anni. L’ ultimo intervento ( la sesta campagna di scavo conclusasi lo scorso 7 novembre ) ha riguardato quattro ambienti,in due dei quali sono state portate a compimento le ricerche già iniziate gli anni precedenti. L’obiettivo da raggiungere al termine di questa campagna di scavo è stato quello di avere di avere un quadro pressoché completo delle varie fasi insediative dell’area signorile. La strategia adottata è stata quella di non aprire nuovi settori , ma concentrarsi invece su quegli ambienti già indagati gli anni scorsi come parte di un progetto più ampio che vuole giungere ad indagare entro la campagna prevista per l’anno 2005 il 20% dell’area sommitale. Parallelamente alla ricerca archeologica nell’Ottobre 2002 è stato inaugurato, nel centro storico di Gavorrano in via Terranova , un Centro di Documentazione permanente (Centro di documentazione sull’area di Castel di Pietra “Davide Manni” ) ove, oltre ad ammirare i reperti fino ad ora restaurati (rinvenuti nelle campagne di scavi precedenti a quella appena conclusasi), è anche possibile ricostruire la storia del castello grazie ad un percorso guidato di pannelli e ad una postazione multimediale.
L’ultima campagna ha chiarito come alcuni punti che gli stessi archeologi ritenevano modesti siano invece di rilievo. Sono stati ritrovate nuove strutture murarie, monete, frammenti di vasellame, resti di bicchieri, in vetro, punte di frecce per arco e balestra, oggetti vari in ferro. Castel di Pietra si configura come un sito d’altura con alta frequentazione in epoca etrusca, che fu abbandonato nell’età romana e fu poi ripopolato nel Medioevo. Per quanto riguarda il futuro, gli obiettivi d’indagine a beve termine (giugno, luglio 2004)  sono quelli di trovare reperti altomedioevali, che al momento attuale sembrano mancare, o perché potrebbe essere stati livellati in epoche successive oppure perché le costruzioni erano labili e non ne sono rimasti residui, o forse perché gli insediamenti erano soltanto momentanei – spiegano gli esperti - Tutte ipotesi che solo il futuro potrà chiarire.
 
La storia:
In linee generali possiamo affermare che la collina su cui sorge il castello ha conosciuto tre principali fasi insediative per un arco cronologico che va dal VII secolo a.C. fino alla metà dell’Ottocento.
Una prima occupazione del sito si ha già in età etrusca, tra VII e I secolo a.C. La massima fioritura di questo abitato, molto probabilmente inserito nel quadro del distretto vetuloniense, si ha tra VI e V secolo a.C., quando più numerosi si fanno i resti di strutture (molto probabilmente anche legate allo sfruttamento e alla lavorazione di metalli) e di ceramiche anche di notevole pregio.
Dopo un lungo periodo di abbandono, intervallato forse solo da sporadiche frequentazione durante i primi secoli del medioevo (testimoniate dal rinvenimento di frammenti ceramici di VI e VIII/X secolo d.C.), il sito viene nuovamente interessato da una frequentazione stabile solo intorno alla fine dell’XI secolo, quando la famiglia comitale degli Aldobrandeschi impose il proprio dominio sulla zona erigendo sulla parte più elevata della collina una piccola torre in pietra (ancora in parte visibile al centro del cassero) dotata di un recinto antistante. Il rafforzamento dei poteri signorili tra XII e inizi XIII secolo è materialmente riscontrabile nella ristrutturazione dell’impianto castellano che, da semplice torre viene a racchiudere l’intera area sommatale della collina. Intorno alla seconda metà del XIII secolo, il castello passa nelle mani della famiglia dei Pannocchieschi che, in meno di un secolo, apporteranno significative ristrutturazioni al castello con ampio uso di laterizi (un esempio significativo è ancora ben visibile all’interno del palazzo dove si sono conservati, pressoché intatti, due armadi a muro dotati di archetti in mattoni). Le ultime frequentazioni in età medievale sono attestate intorno alla seconda metà del XIV secolo quando, in seguito allo sfaldamento dei poteri signorili, il castello viene suddiviso tra più famiglie con la creazione di nuovi ambienti e muri divisori.
Il podere costruito in età contemporanea nell’area antistante l’ingresso del cassero, rappresenta l’ultima fase insediativi della collina. Ad esso erano associati una serie di ambienti di servizio che, in molti casi, riutilizzano le preesistenti murature.
In occasione della conclusione della campagna di scavi l’Amministrazione comunale di Gavorrano ha organizzato un sopralluogo presso l’area di Castel di Pietra , riservato agli addetti ai lavori ed agli organi d’informazione. Si è inoltre tenuta una conferenza stampa per illustrare i risultati scientifici della campagna di scavi, alla quale hanno preso parte il Sindaco di Gavorrano Dottor Alessandro Fabbrizzi , il Dottor Carlo Citter dell’Università di Siena e gli studenti di Archeologia che hanno “scavato” in questa suggestiva zona della Maremma.
Grande soddisfazione quindi per i risultati raggiunti , perché - sono le parole del Sindaco – Castel di Pietra sta emergendo come una realtà storico-culturale di rilievo nel territorio, che ha peraltro una forte integrazione con il Parco Tecnologico ed Archeologico delle Colline metallifere Grossetane   nel quale è inserito.  
 
 
Visite guidate su prenotazione
Visitare Castel di Pietra si può : basta prenotarsi attraverso il Centro di Documentazione, telefonando ai numeri 0566/846231 , 0566/846248, 800915777 
 
 
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