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Sabato, 02 Agosto 2008 02:00

Le foto che Corrado Banchi dedicò alla Pia de` Tolomei

COMUNICATO STAMPA del 2 agosto 2008 : in mostra al Cantinone nel centro storico di Gavorrano

Quando il fascino di una delle vicende, tra storia, tradizione e leggenda,  più care all’immaginario collettivo, si unisce alla “ forza comunicativa” degli scatti di un fotografo eccezionale quale è stato Corrado Banchi.
Sedici bellissime fotografie, grande formato in bianco e nero, realizzate nel 1995 da Banchi sono riproposte quest’anno dalla Nuova Associazione Proloco Gavorranese nella mostra che è stata allestita nella saletta espositiva del Cantinone nel centro storico del paese, sino alla fine di agosto, con apertura dalle ore 17 alle ore 23.
Ogni quadro fotografico propone a didascalia un passo tratto dalla lirica romantica ottocentesca del Sestini, ma non potevano mancare naturalmente i versi immortali e celeberrimi che Dante nel canto V del Purgatorio della Divina Commedia dedicò alla sfortunata Pia…”ricorditi di me che son la Pia: Siena mi fe’; disfecemi maremma…”
Ripercorsa con la grande sensibilità artistica dell’indimenticato Banchi - fotografo massetano  famoso nel mondo calcistico per il formidabile scatto della “rovesciata di Parola”, ma anche per le foto ai minatori di Maremma -  tutta la vicenda terrena di Pia de’ Tolomei. Questa giovane donna fu lasciata morire di malaria, o forse uccisa o fatta uccidere per gelosia, dal marito Nello dei Pannocchieschi, signore del Castello di Pietra dove si consumò la fine della nobildonna senese, per ragioni ancora avvolte dal mistero, ma comunque per morte violenta. A Gavorrano l’ipotesi più accreditata sulla verità circa la tragica fine della Pia è quella della caduta dalla rupe del “Salto della Contessa”  che il paese ogni estate in agosto (quest’anno giovedì 14) rievoca con un corteo storico in costume in una manifestazione popolare di forte richiamo, giunta alla sedicesima edizione.
Atmosfere medievali perfettamente ricostruite da Banchi sullo sfondo dei ruderi del maniero e dei tipici paesaggi di questo lembo di maremma grossetana ubicato nel territorio di Gavorrano. Un velo di profonda tristezza nello sguardo della giovane Pia, cui ha dato volto la gavorranese Sara Fogli, accanto a Olindo Galeotti che ha “impersonato“ Nello.
Un tuffo nel passato in un contesto di grande suggestione. La storia della Pia tramandata dai cantastorie, dai poeti stornellatori, dai bruscelli, ed anche dall’ultima opera Rock della Nannini,  affascina ancora proprio per quel mistero che porta con sé… <<Nelle fredde notti invernali si aggira nei dintorni di Castel di Pietra un`esile figura. Vaga nel bosco, malinconica, sospirando e piangendo, e pace non trova …>>  questo dice la leggenda. Soffermandosi per qualche attimo davanti alle fotografie di Banchi sembra proprio di percepire tutta questa malinconia.

Gemma Lonzi -  Ufficio Stampa del Comune di Gavorrano

 

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